lunedì 22 ottobre 2012

Opinioni di uno champignon

Champignon sott'olio




"Avevo appena messo la testa fuori dal terreno - duro e secco, come al solito, che la vita di un povero fungo è sempre una tribolazione - che l'ho visto arrivare. 
Uno di quegli alberi tozzi che camminano su due radici, e hanno solo due lunghi rami semoventi - non sono molto belli a vedersi, in verità. 
Emettono pure dei suoni, anche quando non sono mossi dal vento. 
Probabilmente si lamentano, e non hanno tutti i torti, perchè, in effetti, sono alberi veramente molto brutti; e non hanno neppure delle foglie addosso, tanto che si devono coprire la corteccia, che è pallida e molle, di un colore innaturale, arrotolandosi addosso delle grandi foglie posticce. 
Per non gelare, suppongo, dal momento che non tengono le radici al loro posto, cioè sottoterra.
Comunque, questo teneva in bilico sulla punta dei rami uno strano oggetto piatto, con una forma strana, non rotondo come la luna ma comunque con lo stesso colore luminoso; si è piegato su di me in maniera innaturale - tanto che avevo paura che mi cadesse addosso schiacciandomi -  e ha emesso un lampo luminoso. Poi se ne è andato. 
Mi è sembrato un comportamento assai strano, e adesso, veramente, non so cosa fare.
Magari me ne torno un po' sotto terra, così sto tranquillo. Oltretutto c'è una temperatura troppo strana: vicino a me sono fiorite pure delle viole."





Per le feste che verranno

1 - 1 e 1/2 kg di champignon lavati e tagliati a fettine per il lungo (ne devono venire circa 5 o 6 fette per fungo)
1 litro di aceto bianco
chiodi di garofano
grani di pepe
olio evo di oliva o di semi (girasole o soia) qb

In una pentola capiente mettere a scaldare l'aceto e, quando inizia a bollire, versare due mestolate di champigno, facendoli cuocere fino a che l'aceto non riprende il bollore (ossia dopo circa 4 o 5 minuti, ma non di più altrimenti diventano troppo acidi).
Scolare gli champignon con una schiumarola, e metterli a scolare. Ripetere l'operazione fino a quando non sono stati cotti tutti nell'aceto.
Metterli a scolare e farli asciugare per 12 ore (tutta la notte).
Invasare in vasetti a chiusura ermetica ben puliti, alternando con grani di pepe e chiodi di garofano (1 o 2 per vasetto), ricoprendo man mano con olio in modo che non si formino delle bolle d'aria.
Chiudere e conservare allo scuro per almeno due settimane prima di consumarli (ma si conservano per un anno o due.. se ci arrivano).


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