Antipasto di olive ripiene
di formaggio
I primi a iniziare sono stati gli amici Franca e Paolo; da qualche
anno, nel loro condominio, in uno dei grandi corsi chic di Torino, è nata
l’abitudine di scambiarsi gli auguri tra condomini organizzando una cena
nell’androne (con tanto di albero e tavola imbandita) per lo scambio degli
auguri di Natale. Sembrava un fenomeno isolato, dovuto all’avvento di una nuova
portinaia, più esuberante di quella precedente e amante della buona cucina, ma evidentemente si sta
estendendo a macchia d’olio, visto che questo Natale anche Ornella e Claudio
partecipano a una cena condominiale nell’androne di casa.
Uno dei motivi della
diffusione di questa nuova moda potrebbe essere il fatto che molti condomini
stanno facendo chiudere con pareti di vetro i pianterreni che finora erano
stati occupati dai pilotis, secondo un’abitudine di costruire che si era
diffusa a partire dalla fine degli anni ’70 quando nessuno voleva risiedere al
pianterreno.
Questo crea nuovi spazi, che
attualmente, non avendo ancora una loro specializzazione, vengono utilizzati
dai residenti come luoghi di aggregazione sicura.
Non dubito quindi che questa
nuova moda, che parte dalle zone centrali, comincerà a diffondersi per tutta la
città…
In queste cene di buon
vicinato, stante la lontananza delle cucine, vige la regola di portare vivande
già pronte; e già i vari condomini fanno a gara con ricette originali e
preparazioni coreografiche.
Quella che propongo oggi è
una ricetta passatami da Franca realizzate da alcune signore del suo condominio
(che saluto e ringrazio per lo spunto).
Per uno stuolo di pinguini
Due etti di olive nere
grandi (denocciolate o al forno, perché sono più facili da pulire)
Un etto di olive nere
denocciolate piccole (tipo olive taggiasche)
Una carota
Una confezione di formaggio
tipo mascarpone, quark o qualsiasi bianco cremoso
Stuzzicadenti (per l’assemblaggio
delle parti)
Incidere le olive grandi
avendo cura di fare due alette laterali e togliere il nocciolo
Riempirle con il formaggio
cremoso avendo cura di curvarlo per fare la pancia ai pinguini e lasciandolo
sbordare un poco sotto.
Tagliare da una carota
piccola una fettina sottile e inciderla a metà per fare le zampe dei pinguini;
dalla stessa carota tagliare una strisciolina sottile e appuntirla sui due lati
per fare il becco dei pinguini.
Infilzare in uno
stuzzicadenti prima la fetta di carota forandola nel centro, poi l’oliva
ripiena di formaggio infilandola per il lungo, infine l’oliva più piccola
infilzandola a metà per fare il muso del pinguino.
Infilare nel lato corto
dell’oliva piccola la strisciolina di carota in modo da creare il becco.
La preparazione non è
difficile in sé, ma richiede buona manualità… Che pazienza, le signore!
La parte di stuzzicadenti
rimanente si può infilare in un frutto o anche, volendo essere filologicamente
corretti, in un blocco di polistirolo, a imitazione del pack…
In effetti i miei pinguini
sembrano chiedersi: “Ma il pack, dov’è?”
Il pack
non c’è, quest’anno fa troppo caldo…per cui i poveri pinguini si sono arenati
su un’arancia…