Lepre al civet medioevale
Oggi Roberto, compagno di università nonché mio impresario di fiducia, mi telefona per chiedermi se avevo già ricevuto la ricetta della lepre.
Quello della lepre è un tormentone che si trascina da un po' di tempo...
Antefatto: Roberto che, quando non fa l'impresario, insieme alla fidanzata Anna, si diletta di cucina - con una speciale passione per la preparazione di pizza e altri cibi a lunga lievitazione che, personalmente, non condivido ma al cui assaggio non cerco sicuramente di sottrarmi - ha ricevuto da un cugino una piccola lepre in regalo.
Antefatto: Roberto che, quando non fa l'impresario, insieme alla fidanzata Anna, si diletta di cucina - con una speciale passione per la preparazione di pizza e altri cibi a lunga lievitazione che, personalmente, non condivido ma al cui assaggio non cerco sicuramente di sottrarmi - ha ricevuto da un cugino una piccola lepre in regalo.
Da quel momento è iniziata la ricerca della ricetta perfetta per cucinarla al meglio - ovviamente la lepre era stata surgelata - con maggior dispendio di energie di quanto lo scopo finale, probabilmente, non richiedesse...ma tant'è, una passione è una passione!
Questo prima di Natale.
Dopo le feste vengo a sapere che le lepri si erano moltiplicate diventando tre, e che erano state tutte cucinate in diversa maniera, ma che quella migliore era sicuramente una ricetta medioevale, la lepre al civiero, o meglio, il civiero di lepre, preparazione che prevede la macerazione in vino con erbe aromatiche e cipolla, dal quale pare che derivi il cibreo toscano e il civet piemontese.
Riporto quindi di seguito il frutto delle fatiche di Roberto e Anna con relative foto e citazioni.
Colgo inoltre l'occasione, per quanti fossero interessati, di pubblicizzare un'iniziativa di Roberto riguardante la pizza: un corso di panificazione che programma di organizzare a Torino, in Largo Tirreno, nei prossimi mesi di Febbraio/Marzo; chi fosse interessato può contattarlo qui.
CIVIERI DI LEPORE
“Smembra il lepore tutto e, con poco lavare,
cuocilo in acqua; poi togli il fegato e il polmone cotto, pestalo bene nel
mortaio e poi fia che cotto il detto di lepore, togli le spezie, pepe e
cipolla, e soffriggi nel lardo col detto polmone e pane arrostito e poi che son
tutte cose insieme bollite, dai a tavola. Tu dei, il fegato e il polmone cotti,
tritare e pestare nel mortaio con spezie e pane abbrusciato, e distemperallo
con buon vino, e un poco d'aceto. E poi che fia cotto e soffritto il lepore con
la cipolla, gitta 'l detto savore sopra 'l lepore, e lassa freddare che sia
tiepido, e dà mangiare. E tal modo si può fare per le pernici, cioè starne.”
(da un libro di cucina del XIV. secolo, cit. in Redon-Sabban-Serventi, A tavola nel Medioevo, Laterza)
Ingredienti moderni:
1Kg di lepre pulita, un fegato
di lepre o pollo, 2 grosse fette di pane abbrustolito o 4 fette biscottate, 200
gr. di lardo, 1 cipolla, un poco di aceto di vino, 1 bicchiere di vino rosso,
sale e una noce di burro.
Smembra la lepre e, dopo averla lavata, mettila in infusione nel vino per 12 ore, con erbe e sapori vari.
Smembra la lepre e, dopo averla lavata, mettila in infusione nel vino per 12 ore, con erbe e sapori vari.
Cuocila
in acqua, o in pentola a pressione, per 2 o 3 ore, il brodo servirà per
stemperare la salsa se troppo densa.
Prendi
il fegato, tritalo fine e rosolalo con una noce di burro, aggiungi al trito il
pane abbrustolito o fette biscottate sminuzzati, il vino, l'aceto e fai bollire
fino ad ottenere una salsa dalla giusta consistenza.
Intanto
rosola nel lardo la cipolla tritata e poi unisci i pezzi di carne.
Quando
la lepre è cotta, versa la salsa sulla lepre.
Lascia freddare e, quando è
tiepida, servi in tavola.