Cotognata e
marmellata di mele cotogne
Clara, donna intraprendente
e cuoca sopraffina, giunta all’età della pensione ha pensato di impiegare il
suo tempo dedicandosi ad attività che la gratificassero e le dessero la
possibilità di conoscere gente nuova, ristrutturando e trasformando la sua casa
con giardino nel centro storico di Perosa Argentina in un bed and Breakfast, il
Clara’s Lodge.
Perosa Argentina, in val
Chisone (provincia di Torino), un tempo terra di confine tra il Delfinato
francese e le terre dei duchi di Savoia, è paese di lingua occitana che, oltre
a offrire lo spunto per escursioni e passeggiate rilassanti, offre la
possibilità di effettuare visite e attività seguendo itinerari turistici adatti
ad ogni gusto: dalle antiche fortificazioni ai siti
ecomuseali delle industrie tessili ottocentesche, dalla cucina valdese alla
casa degli antenati di Fernandel…
Clara dal canto suo
organizza nel corso dell’anno attività e corsi di vario genere, quali laboratori
di pittura su pietra e legno, laboratori di pittura e scrittura cinese, laboratori musicali o giornate dedicate alla crescita personale, sempre guidati da persone
qualificate (ma è anche disponibile, su richiesta, ad accogliere iniziative di
altro genere.)
Vale quindi veramente la
pena andarla a trovare, non solo per la calorosa accoglienza e la grazia
rilassante del posto – soprattutto nei mesi primaverili, da fine marzo ai primi
di maggio quando, sedute con un libro nel suo giardino, si può ammirare la
lussureggiante fioritura delle piante di camelia - ma anche per la cucina di
Clara, che offre ai suoi ospiti ghiotte colazioni con le confetture da lei
prodotte.
“Tutto così idilliaco?”
direte voi scetticamente.
No, in effetti un problema
c’è ad andare a trovare Clara: l’assuefazione…
Ed è quindi con il suo
permesso, e a beneficio degli ospiti che l’hanno assaggiata, che pubblico le
ricette della sua cotognata e della marmellata di mele cotogne.
Mele cotogne
Zucchero
Acqua qb.
Il succo di un limone
Lavate con cura le mele
cotogne, togliendo la lanugine che le riveste; tagliatele a pezzi senza
sbucciarle, ma levando il torsolo, pesatele e mettete da parte tanto zucchero
quanto è il loro peso.
Cuocete le mele con poca
acqua nella pentola a pressione calcolando tre minuti dall’inizio della
bollitura.
Frullate le mele insieme
all’acqua di cottura con un mixer, aggiungete lo zucchero, mettete il tutto in
una pentola alta (oppure potete lasciarlo nella stessa pentola a pressione se
sufficientemente capiente) e iniziate a cuocere, sempre mescolando per evitare
che attacchi.
A un certo punto il
composto comincerà a ribollire, con relativo spargimento di schizzi roventi;
allora potrete scegliere due strade:
- metterlo in vasetti
precedentemente sterilizzati, chiudendoli subito e mettendoli a riposare a
testa in giù fino a raffreddamento, ottenendo una splendida marmellata di mele
cotogne;
- armarsi di un paio di
guanti di gomma e continuare a girare il composto fino a che non si addensa di
più. Quando sarà sufficientemente addensato (lo sentirete dalla resistenza del
cucchiaio o dalla prova sul piattino), mettetelo a riposare in teglie basse,
vassoi o piatti foderati con carta-forno formando uno strato di circa un
centimetro o poco più. Tagliate in cubetti e lasciate raffreddare e consolidare
per una settimana almeno…
Sempre
se ci riuscite…
Nel
caso può conservarsi per molti mesi, in scatole di latta, insieme a foglie di
alloro secche, volendo.