Torta rustica di cipolle alsaziana
Anche quest'anno è già Natale - recita il jingle della pubblicità di una nota marca di panettoni alla televisione - e, per la Cuoca Cialtrona quest'anno è vero più del solito; perché di Natale ha già fatto un'overdose, in anticipo, essendo partita, il primo del mese, alla volta dei mercatini alsaziani di Colmar, Riquewhir e Eguisheim.
Trattandosi in realtà, di un modo per prendersi una pausa e, nel contempo, visitare una regione della Francia che ancora non conosceva, con un tour organizzato che la liberasse dall'impegno di organizzarsi il viaggio. E quindi, libera e giuliva, eccola partire alla volta della Francia, con una valigia e un paio di para orecchi a forma di renna, dono dell'amica Laura che l'ha accompagnata...
Mezza giornata di viaggio - partenza alle sei e arrivo alle quattordici - per raggiungere la città di Colmar, dal venticinque novembre in pieno clima natalizio; con orde di turisti non solo dalla Francia, ma da tutta Europa - e anche dall'Asia - pronti a godersi il clima di festa e comprare le specialità della regione nota per la sua strada del vino e per i tipici mercatini di Natale.
Perché in Alsazia, i festeggiamenti delle festività natalizie sono particolarmente sentiti e seguono la tradizione tedesca di istituire in questo periodo mercati particolari, dedicati a decorazioni, artigianato e specialità tipiche proprio come nella confinante Germania
E proprio in questo consiste la caratteristica peculiare dell'Alsazia, posta a cavallo tra la Francia e la Germania: attingere da entrambe le culture essendo sempre, nel contempo, un'entità a sé; troppo francese per essere tedesca e troppo tedesca per essere francese, per intenderci, e quindi con un suo fascino particolare che unisce i pregi di entrambe...
...con le tipiche case a graticcio...
...e i tipici pensionati con basco e baffoni.
I comignoli e gli abbaini che sporgono da tetti a mansarda e doppia mansarda...
e ristoranti, bistrot e birrerie iperdecorate
...che si affacciano sulle strade stipate di bancarelle che vendono specialità natalizie tipiche...
...preparate da ragazze in costume altrettanto tipico;
...mentre orde di turisti invadono le strade del centro storico: così compatte ...
...che rendono quasi impossibile ammirare le tipiche insegne in ferro battuto e verniciato...
... o l'albero della cuccagna;
tanto che, nella piazza principale, per poterla far notare, il barone Lazare de Schwendi - che secondo la leggenda nel 1565, quando al servizio della Casa d’Austria nella lotta contro i Turchi, portò con sé in Alsazia alcune piante di vite dalla città di Tokay, dando così origine alle coltivazioni del locale Pinot grigio - solleva in alto la vite da lui importata dall'Ungheria, con la quale venne dato inizio all'attività più nota della regione, la viticoltura; la statua è dello scultore Frédéric-Auguste Bartholdi, più noto come autore della statua della libertà, nativo di Colmar.
Comunque, nonostante la grande calca, nessuno rinuncia a visitare la città, né con le carrozzine - qui un esempio di parcheggio custodito, fuori da un bistrot - ...
né con i propri cagnolini: qui in un duetto che ha attirato molto pubblico con un mimo travestito da cicogna.
poco lontano, però, c'è il mercato coperto degli alimentari, con patate rosse e violette...
... e le uve dei vigneti del posto, rosse e bianche;...
...il sempre impressionante assortimento di formaggi francesi...
...le brioche, escargot, pain, au raisin, au chocolat e a la cannelle...
e il tipico Kougelhopf il leggendario panettone locale che, imbevuto di rum da Stanisław Leszczyński di Polonia, padre della regina Maria, moglie di Luigi XV diede origine al Babà!
In pieno centro, vicino a un negozio di antiquariato che espone carrozzina...
e sedie ottocentesche pirografate
che proponeva come menù il Pollo alsaziano alla birra con contorno di spaetzle
e la tipica torta di cipolle, che ho riproposto nella cena di Natale con la famiglia, in una versione alleggerita (nel ripieno al posto della panna la besciamella, e nella frolla, al posto del burro la panna)
Per una famiglia alsaziana (o anche no)
Per la frolla:
200 gr farina
100 gr panna
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
500 gr cipolle dorate
100 gr besciamella (fatta in casa, con mezzo cucchiaio di farina tostata in un pentolino, aggiungendo 100 gr di latte caldo, un pizzico di sale e noce moscata, oppure comprata già preparata)
100 gr formaggio grattugiato (emmental, fontina...)
2 uova
1 grattata di noce moscata
sale qb.
Affettare sottilmente le cipolle e stufarle in una padella antiaderente con una spruzzata di sale, aggiungendo alla bisogna un po' d'acqua in maniera che appassiscano senza bruciarsi.
In un mixer preparare la pasta mescolando bene insieme, fino a che non formano una palla che si stacca dal contenitore, farina, panna e sale; mettere l'impasto così ottenuto a riposare per almeno un'ora in frigorifero.
Rivestire con la sfoglia ricavata dall'impasto una teglia per forno imburrata e infarinata, meglio se in ceramica spessa perché mantiene torta e ripieno più morbidi; creare possibilmente una base un po' profonda.
Preparare il ripieno unendo insieme le uova leggermente sbattute, le cipolle, la besciamella, il formaggio, la noce moscata e il sale. Infornare per 25/30 minuti a 180 gradi nel forno preriscaldato.
E con questo post - che è giusto in tema con il il premio, che è il libro Cucine dal mondo, partecipo anch'io al giveaway natalizio delle Banda dei Broccoli!!!
Andate a vedere il loro blog, che è molto carino!
4 commenti:
che bello questo reportage! ci hai fatto venire voglia di visitare l'alsazia :)
in bocca al lupo per il giveaway!
bellissimo reportage, molto vissuto :-).
Bella la ricetta, sarà perchè adoro le cipolle ;-).
Grazie!!!
Auguri per un felice nuovo anno!
Grazie!!! Sono in arrivo i post anche su Riquewhir e Eguishem, con nuove ricette, anche senza cipolle...
Felice anno nuovo!
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