Chiken Frei - Pollo alla zenzero con anacardi
Adoro andare a Venezia, non solo perché è città per me
carica di ricordi di persone e anni felici – le storie e avventure della
famiglia dei nostri vicini di casa, originari di Venezia che, prima della
guerra, avevano una tabaccheria vicino alla Fenice, una gita scolastica
quand’ero al liceo, un lungo mese di vacanza quando avevo 18 anni - ma anche
perché ci abitano gli amici Fabrizio e Monica, conosciuti per caso o piuttosto, e di questo ne sono
convinta, per volere del destino…
Era, credo, la fine degli anni ‘90 e Fabrizio, allora
dottorando “straniero” presso la Facoltà di Architettura di Genova si era
imbattuto nella mia amica Ursula, anche lei dottoranda esterna (mi avevano poi
riferito strane storie di dirottamenti di pulmann…non so se crederci, ma è
probabile, conoscendoli.)
Io poi l’avevo conosciuto in seguito, presentatomi da lei
durante una visita alla Biennale di Architettura; e in seguito, nel corso degli
anni e delle visite a Venezia, ho conosciuto anche Monica…e, a seguire, la
piccola Carla.
Andare a trovare Monica e Fabrizio è sempre un piacere – e
in effetti tutti approfittiamo della loro ospitalità, e io, in particolare,
abuso anche della loro cucina, nel senso che mi approprio della medesima e
cucino piatti più o meno ricchi di burro, per la gioia di Fabrizio, astigiano
di origini, e un po’ meno – ma bisogna riconoscerne e lodarne la grande
pazienza - di Monica, dall'imprinting padovano maggiormente salutista, amante di piatti gustosi ma più leggeri...
La ricetta che oggi descrivo è proprio tratta dallo
zibaldone di Monica che, come me, nutre un’insana passione per la conservazione
di ritagli di giornale di varia attualità nonchè di fogli sparsi di ricette; e infatti, se non ricordo
male, si tratta della trascrizione della ricetta di una sua amica che aveva soggiornato in India.
Per una cena esotica:
500 gr petto di pollo
1 tazza d'acqua
1 cipolla
1 pomodoro tagliato a piccoli pezzi
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato insieme a 1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino sale grosso
1 cucchiaino peperoncino in polvere (chili)
2 cucchiai di olio evo
2 chiodi di garofano
2 pezzetti di stecca di cannella
500 gr petto di pollo
1 tazza d'acqua
1 cipolla
1 pomodoro tagliato a piccoli pezzi
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato insieme a 1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino sale grosso
1 cucchiaino peperoncino in polvere (chili)
2 cucchiai di olio evo
2 chiodi di garofano
2 pezzetti di stecca di cannella
Tagliare il
petto di pollo in piccole parti e cuocerlo a fuoco medio con l'acqua, il pomodoro, la cipolla, lo zenzero grattato assieme all'aglio, il sale e il peperoncino; a metà cottura aggiungere gli anacardi.
A parte scaldare l'olio con i chiodi di garofano e la cannella e aggiungerlo al pollo a cottura ultimata.
A parte scaldare l'olio con i chiodi di garofano e la cannella e aggiungerlo al pollo a cottura ultimata.
L’ultima volta che siamo andati a Venezia abbiamo dovuto
rastrellare tutta la città per trovare gli anacardi per prepararla (li abbiamo poi trovati, non senza fatica, al mercato delle spezie di Rialto); indubbiamente sono buoni
ma, volendo, si possono sostituire con delle noccioline americane…o anche farne
a meno.
La ricetta è molto buona e digeribile – per l’aggiunta
finale dell’olio a crudo – anche a Torino…
però, non so perché, a Venezia sembra più buona…sarà per la compagnia?
però, non so perché, a Venezia sembra più buona…sarà per la compagnia?